Questo tavolo blu non prenderà
vita per lavarsi da solo
né il giorno ti attende come
vorresti. Palmi sul cranio.
Perché non scrivi nulla?
Che la poesia abbia perso il suo
oggetto
questo è normale: cacciata
l’anima a pedate
e ancora sempre più software il Concreto d’una volta,
ronzare sconvolti nella notte o
nel sole, non molto diversi da
punti astratti – questo è normale . Nutrimento per fami infinite
ma la crepa rimane, e si allarga...
Perché non scrivi nulla?
*
Tra i vetri d’un treno, i primi
dell’anno
un treno percorso da meraviglie
incolore
ferito e felice – ancora ci vedo
–
lanciato al ritorno coi lividi
all’occhio.
Come nato – stupirmi che c’è l’imbrunire
tra mani di nuvole sopra gli
hotel, resi
goffi e rossastri, fuori stagione
– tugurio.
E un mare-metallo, colore mercurio.
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