Come Jan Palach, dopo la
stenta, guiderai la rivolta.
L’inverno al belvedere è
ancor più sigillato.
Dal trespolo s’arruffa la tua
faccia stravolta,
Color mandolino, sparisce in
glissato.
Ma tu, mia dama, passerai il
gelo sul coperchio
[del mondo,
Pettirossa, abbaglierai le
murene al tuo canto.
Se il mio grumo d’ala sarà lì
per garrire,
Ricordane lo sparo, potresti
sfiorire.
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