lunedì 9 maggio 2011

Tg1: come te non c'è nessuno

Ore 20: Titoli d’apertura accompagnati da un musichetta ad dir poco inquietante.
Ore 20,01: Quel bontempone di Giorgino o qualche gnoccolona per lui dà la prima notizia con faccia seriosa e austera.
Ore 20,05: Giorgino o chi per lui annuncia un importantissimo servizio che non parte.
Ore 20,05 e trenta secondi: Attimi di panico.
Ore 20,06: Giorgino o chi per lui ascolta un voce roboante al telefono che gli dice d’andare avanti.
Ore 20,07: Vedi ‘Ore 20,05’ e ‘Ore 20,05 e trenta secondi’.
Ore 20,08: Vedi ‘Ore 20,06’.
Ore 20,11: Dopo una manciata di notizie compunte, incomincia la carrellata di politicanti finto-demofili nonché pseudo-demagoghi. L’ordine usuale è questo: Silvio spara a zero sui magistrati e sulla sinistra. Bersani risponde con un eloquente: ‘Berlusconi a casa!’. Fini, Casini, Bocchino e di Pietro lo assecondano. Qualche leghista giura fedeltà su istigazione del portavoce Bonaiuti. Ma Vendola rincara la dose con un dotto: ‘E’ d’uopo un ripensamento in termini oligarchici del tetrarca meneghino’. Il Circus si chiude con quella faccia da pesce lesso d’un Gasparri che assicura l’assoluta permanenza dell’attuale maggioranza, scongiurando le minacce dei Maya, fino al 2056. Yuppie!
Ore 20,15: S’incomincia con le puttanate.
Ore 20,16: Il buon Antonio Caprarica, con la sua voce baritonale e intricata, c’informa con irritante puntualità di qualche corbelleria anglosassone.
Ore 20,18: Giorgino o chi per lui sorride compiaciuto del servizio, ben sapendo d’essere ripreso.
Ore 20,19: Giorgino o chi per lui ritorna di botto serio.
Ore 20,20: Giorgino o chi per lui annuncia un servizio sullo straniante caldo torrido a Bolzano e a Oslo.
Ore 20, 21: Una donna bizzarra e balzana fa le previsioni meteo in tre secondi e mezzo.
Ore 20,21 e quattro secondi: Giorgino o chi per lui annuncia un servizio sui ramarri rossi delle Galapagos o sulle balene gialle arenate in Papua Nuova Guinea e/o in Tanzania.
Ore 20,23: Quel baciolone di Marco Franzelli, per qualche importante ragione a noi ignota, siede affianco a Giorgino o a chi per lui e parla incessantemente di Formula 1, ruotando mostruosamente la mascella fino a slogarsela.
Ore 20,25: Finalmente c’è il servizio sul calcio, diamine!
Ore 20,27 e dodici secondi: Giorgino o chi per lui cerca affannosamente tra i fogliacci sparsi l’annuncio per il servizio internazionale del Vincenzone Mollica.
Ore 20,27 e ventiquattro secondi: Vincenzone Mollica fa un servizio internazionale.
Ore 20,27 e ventinove secondi: Lo spettatore nota una certa supponenza nel tono di voce internazionale del Vincenzone Mollica.
Ore 20,27 e trentotto secondi: Lo spettatore prova mestizia per il fatto che quel ciambellone di Mollica intervisti sempre delle figone internazionali.
Ore 20,27 e quarantacinque secondi: Vincenzone Mollica si fa bello con la figona internazionale.
Ore 20,27 e quarantasette secondi: La figona internazionale non lo caga di striscio.
Ore 20,27 e quarantanove secondi: Vincenzone Mollica si rabbuia.
Ore 20,27 e cinquanta secondi: Vicenzone Mollica perde colpi. Lo spettatore gode come un riccio.
Ore 20,27 e cinquantuno secondi: Ormai è una guerra psicologica.
Ore 20,27 e cinquantatre secondi: Lo spettatore ha impressione che il servizio internazionale non finisca più.
Ore 20,28: Giorgino o chi per lui si collega con Milly Carlucci o con Fabrizio Frizzi o con Carlo Conti in collegamento dall’abusato teatro delle Vittorie.
Ore 20,29: Giorgino o chi per lui chiama la pubblicità, promettendo importantissimi aggiornamenti, una volta tornati in onda.
Ore 20,30: Promessa inadempiuta. Sigla. Inquadratura dall’alto, che mostra impietosamente la chierica di Giorgino, mentre egli, ignaro, raggruppa i fogliacci.

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