venerdì 18 marzo 2011

Luzi: "Italia mia fra incubo e sogno"

Luzi parla dell'Italia e della sua 'utopica' e 'linguistica' unità. Ne parla come solo un poeta riesce a fare, come la coscienza storica di un popolo intero.


Sì, l'Italia è tenuta insieme da un sogno. 
Un sogno che ha tenuto in piedi il nostro Paese
quando si è cominciato a parlare italiano e gli uomini di cultura
hanno parlato per tutti dell'Italia da farsi. 
Un'Italia virtuale, l'unica possibile. 
Non siamo mai stati un Paese che potesse riposare
sulle proprie ragioni, acquisite una volta per tutte. 
L'Italia è stata sempre vera e indubitabile nella tensione 
verso un'idea di sé da raggiungere. 
E' stata una perpetua utopia, oppure non è stata niente.
L'anima della nostra gente è progettuale, non asseverativa. 
L'identità non è un dato ma un punto da raggiungere. 
Senza l'antico sogno di un paese da costruire, 
di un'Italia perennemente da fare, illimitatamente futura, 
la nostra nazione si disgrega e il suo popolo torna a essere
un volgo disprezzato.

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